Opuntia quitensis

Genere:

Opuntia

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

L’Opuntia quitensis è originaria della Colombia, del Perù (in particolare del dipartimento di Apurimac) e di varie province dell’Ecuador, tra cui El Oro, Pichincha, Chimborazo, Azuay e Loja. Vive ad altitudini che vanno dal livello del mare fino a 3.000 metri. Questo cactus si trova sia nelle regioni andine che lungo la costa, il che lo rende una specie versatile e rigogliosa. Nel suo habitat naturale, l’Opuntia quitensis si trova tipicamente nella vegetazione arbustiva delle zone aride costiere e andine. In Ecuador, si può trovare nella macchie, nelle foreste secche di montagna e nelle foreste secche interandine. Localmente, funge da recinzione naturale. È importante notare che questa specie non è attualmente esposta a minacce significative per la sua esistenza.

Sinonimi:

Platyopuntia quitensis

Descrizione:

L’Opuntia quitensis è un arbusto succulento che si estende o si erge in modo piuttosto eretto. L’altezza varia in genere da 0,4 a 2 metri, ma in presenza di una vegetazione densa può diventare ancora più alta, raggiungendo i 3 metri. L’aspetto della pianta è molto variabile: quando cresce in campo aperto, è bassa e cespugliosa con piccole articolazioni, ma nei boschetti diventa alta con grandi articolazioni o cuscinetti. Questa specie è spesso priva di spine e, se sono presenti, di solito sono poche e deboli. Occasionalmente, sulle articolazioni possono comparire robuste spine subulate. La pianta è funzionalmente unisessuale, cioè ha fiori maschili e femminili separati su piante diverse. L’Opuntia quitensis può produrre singolari “fiori terminali”, inseriti in articolazioni appiattite, che sostituiscono il consueto pericarpel. Il frutto crudo di questo cactus è commestibile. I segmenti del fusto, o articolazioni, sono appiattiti e variano da strettamente obovati a quasi rotondi, misurando da 6 a 40 cm di lunghezza e da 5 a 13 cm di larghezza. Le areole, piccole aree da cui crescono le spine, sono distanziate tra loro e presentano un tomento bianco. I glochidi, piccole strutture simili a peli, sono poco appariscenti e di colore marrone, con una lunghezza di 2-4 mm. Le spine, se presenti, sono diffuse, ineguali e diritte, con punte leggermente spinate. Possono essere di colore bruno-giallastro, bianco con punte più scure o quasi bianche quando sono giovani, e sono aghiformi o a forma di punteruolo, con una lunghezza compresa tra 0,5 e 8 cm. Le foglie sono minute e verdi. I fiori dell’Opuntia quitensis sono rossi o arancioni, con una lunghezza di 23-70 mm e una larghezza di 12-50 mm. A volte possono essere “terminali”, inseriti in articolazioni appiattite, che sostituiscono il pericarpo. I tepali, strutture simili a petali, sono eretti e ottusi. I fiori staminati possono avere alcuni ovuli ma non gli stigmi. I frutti sono da obovoidi a bariliformi, di colore verde-brunastro o rosso, quasi privi di spine e lunghi circa 2-4 cm di diametro. Possono presentare glochidi o, in alcuni casi, spine o setole. La polpa interna è verdastra e i semi sono larghi circa 3 cm.

Coltivazione:

L’Opuntia quitensis è una pianta a bassa manutenzione che può adattarsi facilmente alla coltivazione all’aperto in climi caldi e secchi. Si naturalizza bene ed è abbastanza resistente. Con un tasso di crescita relativamente veloce, può formare grandi ciuffi nel giro di pochi anni. Questo cactus prospera in terreni sabbiosi o ghiaiosi, ben drenati e con qualsiasi livello di pH, da acido a neutro e basico (alcalino). Per la coltivazione in vaso, utilizzare un terriccio per cactus con un minimo di materia organica. Si consiglia di rinvasare ogni due anni o quando la pianta supera il suo contenitore, assicurando un drenaggio adeguato. Le annaffiature devono essere moderate, con un periodo di siccità in inverno. Sebbene tolleri condizioni di siccità, è necessario evitare le annaffiature eccessive e la siccità prolungata. Un’annaffiatura accurata è essenziale per evitare rigonfiamenti e abitudini di crescita disordinate. Durante la stagione di crescita, concimare con un fertilizzante ricco di potassio e fosforo, evitando gli eccessi di azoto. L’esposizione in pieno sole è preferibile per una fioritura ottimale, mentre le posizioni semi-ombreggiate possono ridurre la produzione di fiori. L’Opuntia quitensis è notoriamente sensibile al gelo, quindi si consiglia di proteggerla e di mantenerla asciutta durante la stagione fredda. All’esterno si adatta bene, a patto che ci sia un buon drenaggio e un’umidità ridotta in inverno.
Questo cactus è eccellente per il paesaggio o il patio, in particolare nei giardini “desertici” o “mediterranei” con altre xerofite. Nei climi in cui la coltivazione all’aperto è difficile, si consiglia la coltivazione in vaso per il riparo invernale. Sebbene sia generalmente esente da parassiti se mantenuta in buone condizioni di esposizione e ventilazione, l’Opuntia quitensis deve essere maneggiata con cura a causa delle sue spine e dei glochidi, che possono irritare la pelle.

Propagazione:

L’Opuntia quitensis si propaga principalmente attraverso talee di foglie, un metodo che può essere utilizzato durante tutta la stagione di crescita. In alternativa, la propagazione può avvenire tramite semi. Quando si utilizzano i semi, questi germinano in genere entro 7-14 giorni a temperature comprese tra 21 e 27° C in primavera. Durante questo periodo di germinazione, rimuovere gradualmente la copertura di vetro man mano che le piante si sviluppano, assicurando una corretta ventilazione. È importante evitare di esporre le giovani piante al sole. Una volta che le piantine sono ben radicate, non devono essere disturbate. A questo punto, possono essere trapiantate in piccoli vasi separati, consentendo loro di stabilirsi e crescere ulteriormente.

Curiosità:

Spesso ci si imbatte in questa particolare Opuntia conosciuta come Opuntia johnsonii, una denominazione derivata da Harry Johnson, proprietario di un vasto giardino a Fallbrook, California, USA.

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca