Parodia chrysacanthion

Genere:

Parodia

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

Parodia chrysacanthion è originaria dell’Argentina, dove è endemica di Jujuy. Una specie endemica di un animale o di una pianta è una specie il cui habitat è limitato a un determinato luogo. Parodia chrysacanthion non è a rischio di estinzione: la sua popolazione sembra, infatti, stabile e presenta numerose sottopopolazioni. P. chrysacanthion cresce sulle rocce vulcaniche nelle foreste, ad altitudini comprese tra 500 e 2500 metri sul livello del mare.

Sinonimi:

Echinocactus chrysacanthion
Gymnocalycium chrysacanthion

Descrizione:

Parodia chrysacanthion è un cactus globoso, allungato che diventa colonnare con l’età. Le sue abbondanti e dense spine gialle gli hanno fatto guadagnare il nome comune, “Golden Powder Puff”. Questa pianta ha ottenuto l’Award of Garden Merit della Royal Horticultural Society, un riconoscimento annuale da parte della British Royal Horticultural Society, basato sulla valutazione delle prestazioni delle piante nelle condizioni di crescita del Regno Unito.
Questa pianta generalmente ha un unico fusto, che non supera mai i 12 centimetri di altezza ei 10 di larghezza. Il gambo è molto costoluto e ricoperto da abbondanti spine, circa 30-40 per ogni areola, dal giallo oro al biancastro, non uncinate ma rivolte in tutte le direzioni a formare un intricato strato dorato che nasconde completamente il gambo sottostante. Ricordiamo, come sempre, che le areole sono le tipiche gemme dei cactus, da cui si formano le spine. Nel gambo la disposizione a spirale delle nervature e i numerosi tubercoli rimangono completamente nascoste dalle intricate spine.
In primavera, la parte superiore dello stelo si adorna di tanti bellissimi fiori gialli. Solitamente la pianta arriva a produrre fino a undici fiori durante una fioritura, anche se potrebbero essere anche di più nelle piante coltivate; sono di colore giallo vivo, campanulati, lunghi 3 centimetri e larghi 2. A volte la fioritura è così abbondante e i fiori sono così fitti da formare un unico grosso cespo apicale giallo. I fiori diventano piccoli frutti carnosi, che ospitano semi da marroni a neri.

Coltivazione:

Per una corretta coltivazione mettere P. chrysacanthion esposto alla luce solare diretta, riparandolo in estate nelle ore più calde.
Questo cactus tollera per breve periodo temperature rigide (fino a -4ºC), se il suo substrato viene mantenuto completamente asciutto. Tuttavia, consigliamo, durante la stagione fredda, di metterlo in casa o, almeno, di ripararlo. Se si sceglie di coltivarlo all’aperto è importante proteggerlo anche dalle piogge invernali.
Innaffiare regolarmente durante la primavera e l’estate, circa una volta alla settimana, aspettando sempre che il terreno si asciughi completamente prima di ogni irrigazione. A differenza di altre cactacee, però, P. chrysacanthion necessita di una rapida e periodica nebulizzazione nelle giornate più calde di fine inverno perché, se viene mantenuta completamente all’asciutto per un lungo periodo, finisce per perdere le radici.
Scegli un substrato ben drenante, come un terriccio specifico per cactus.
Concimare una volta all’anno con un prodotto specifico per piante grasse durante il periodo vegetativo, diluendo con le annaffiature la metà delle dosi consigliate in etichetta. Il rinvaso è raramente necessario, perché questa pianta cresce lentamente. Una volta ogni due-tre anni andrà bene.

Propagazione:

La propagazione di P. chrysacanthion viene solitamente effettuata attraverso i semi, anche se non è facile: a volte, la germinazione può richiedere fino a due anni! Nella maggior parte dei casi, però, i tempi richiesti sono più brevi: da poche settimane a qualche mese. Seminare in vasi con terreno sabbioso leggero e ben drenato, durante la primavera quando le temperature sono calde. Coprire il vaso con un vetro leggero o un foglio di plastica per creare una sorta di effetto serra e mantieni il substrato umido fino a quando la maggior parte dei semi germina. Tenere il vaso in un punto luminoso ma con luce indiretta. Le nebulizzazioni possono essere ridotte a una volta ogni due o tre giorni man mano che le piantine crescono.

Curiosità:

Il genere “Parodia”, che raggruppa specie già appartenenti ad altri generi quali Notocactus, Eriocactus e Wigginsia, prende il nome da Domingo Parodi, uno dei primi esploratori della flora del Paraguay. Il nome specifico “Chrysacanthion”, invece, deriva dalle parole greche “chrysos”, che significano “oro” e dal greco “akanthion”, cioè “piccola spina.

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