Peniocereus

Genere: Peniocereus
Famiglia: Cactaceae
Habitat: Stati Uniti e Messico, deserto di Sonora.
Coltivazione: Le Portulaca non necessitano di cure particolari, quindi sono perfette per adornare giardini o balconi!
Curiosità: Il suo nome deriva dalle parole greche “Penios”, che significa “sottile”, e “cereus”, che significa “candelabro”. Si riferisce al suo fusto sottile e alla tipica organizzazione ramificata di molti cactus, che dà l’impressione di un candelabro. Inoltre, questo genere è famoso per la sua abbondante fioritura notturna ed è conosciuto come “cereus che fiorisce di notte” e “regina della cereus notturno”.
caratteristiche salienti
Peniocereus è un genere di cactus che comprende 18 specie originarie degli Stati Uniti sud-occidentali e del Messico e sono simili a viti che sbocciano di notte. Il loro habitat sono le boscaglie del deserto in ambienti aridi, oppure le foreste tropicali secche di latifoglie, dove sono quasi invisibili per la maggior parte dell’anno, essendo nascosti dall’arbusto su cui si trovano. Se tenuti al sicuro dagli erbivori, i loro steli possono crescere fino a 3 metri di altezza! Molte specie di Peniocereus sono minacciate a causa del danneggiamento del loro habitat e dall’inquinamento. Il problema principale è la riduzione delle popolazioni di falene, i principali impollinatori di questi cactus, causata principalmente dall’inquinamento. Una particolarità interessante di queste falene è che possono volare per molti chilometri alla ricerca di Peniocereus, che sono la loro fonte preferita di nettare. I loro fiori, infatti, non sono autofertili e richiedono l’impollinazione incrociata tra piante diverse. In mancanza di impollinatori i fiori non attecchiscono e non si possono formare frutti e semi, quindi la pianta non può riprodursi. Questo è un tipico esempio di frammentazione chimica dell’habitat: sebbene l’habitat sembri intatto, l’inquinamento lo distrugge indirettamente danneggiandone gli insetti, che a loro volta danneggiano indirettamente le popolazioni vegetali.
I semi, invece, vengono sparsi dagli uccelli, che sono attratti dai frutti carnosi e rossi: mangiano la polpa e diffondono i semi attraverso i loro escrementi.
I Peniocereus non hanno il portamento eretto tipico delle altre Cactaceae: sono, solitamente, rampicanti aggrappati ad altri cespugli succulenti, che forniscono ombra e sostegno fisico, con i loro steli più stretti e meno succulenti rispetto alla maggior parte delle altre Cactaceae.
I loro steli sottili sono cilindrici e raggiungono i 2 centimetri di diametro. Solitamente sono divise in 6-10 coste, poco pronunciate, e sono di colore verde chiaro, con sfumature rosso-grigiastre. Le areole, cioè i germogli della famiglia delle Cactaceae, da cui spuntano le spine, sono generalmente biancastre e allineate lungo le nervature. Le spine possono essere piccole e/o assenti, come in P. maculatus, oppure più pronunciate, a seconda della specie. Gli steli giovani possono essere ricoperti da una lanugine bianca.
Le piante crescono da una grande radice tuberosa, che può raggiungere i 20 chili! Ogni volta che un fusto viene mangiato da un erbivoro, viene improvvisamente sostituito da uno nuovo grazie alla capacità dei tuberi di produrre nuovi fusti in abbondanza. I tuberi vengono utilizzati anche come riserva di acqua e sostanze nutritive e consentono ai cactus di sopravvivere alle dure condizioni del loro ambiente naturale, piuttosto arido.
I Peniocereus sono famosi per la loro spettacolare fioritura, che avviene di notte. Hanno generalmente fiori grandi, bianchi o rosso rosati, con numerosi petali lanceolati, disposti in due strati: quello superiore rivolto verso l’alto, e quello inferiore più largo e rivolto verso l’esterno, circonda un abbondante mazzo di stami centrale (gli stami sono gli organi riproduttivi maschili dei fiori).
Un’altra particolarità di questi cactus è che, nel loro habitat naturale, le stesse popolazioni fioriscono in sincronia.

Peniocereus greggii var. greggii

Peniocereus greggii var. greggii
Varietà e Tipologie
Di seguito le specie accettate di Peniocereus:
- P. castellae
- P. castellanosii
- P. chiapensis
- P. cuixmalensis
- P. fosterianus
- P. greggii
- P. haackeanus
- P. hirschtianus
- P. johnstonii
- P. lazaro-cardenasii
- P. macdougallii
- P. maculatus
- P. marianus
- P. marnierianus
- P. oaxacensis
- P. occidentalis
- P. occidentalis
- P. papillosus
- P. rosei
- P. striatus
- P. tepalcatepecanus
- P. viperinus
- P. zopilotensis
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Consigli per la coltivazione
Di seguito i nostri consigli di coltivazione del Peniocereus:
- Richiede un’esposizione a mezz’ombra, poiché nel suo habitat naturale è solita arrampicarsi su altre piante. Tuttavia, una posizione parzialmente esposta andrà comunque bene.
- È preferibile mantenerla a temperature miti e mai inferiori a 12-15 °C, per questo motivo è consigliabile ripararla durante il periodo invernale, anche se può sopportare temperature intorno a 0ºC se il substrato viene mantenuto asciutto.
- Annaffiare moderatamente e solo quando il terreno è completamente asciutto. È sufficiente procedere una volta alla settimana in primavera ed estate, ridurre a una volta ogni due mesi in autunno e sospendere completamente in inverno.
- Un substrato ben drenante, ricco di nutrienti minerali, è la soluzione ottimale. Ad esempio, un terreno adatto alle cactacee misto a pomice, può andar bene, meglio se la sostanza organica viene mantenuta ad un tasso intorno al 15-20%.
- È importante scegliere vasi profondi e cilindrici, dove possano ospitare le sue grandi radici tuberose.
- È importante fornire al Peniocereus una struttura a cui possa aggrapparsi, poiché è un cactus rampicante!
- Non necessitano di concimazioni frequenti, è sufficiente diluire il concime con le annaffiature una volta all’anno.
La propagazione viene solitamente effettuata tramite talea di fusto. Anche nel loro habitat naturale i rami, quando si staccano accidentalmente dal fusto principale, tendono a mettere radici non appena toccano il terreno. È possibile anche piantare parti staccate dai tuberi.