Portulacaria
Portulacaria afra, un esemplare nel nostro shop online
Portulacaria afra follis variegata, dal nostro shop online
Genere | Portulacaria |
Famiglia | Didiereaceae (Portulacaceae secondo le vecchie classificazioni) |
Habitat | Africa meridionale |
Coltivazione | Facile da coltivare e da far attecchire, la Portulacaria ha bisogno di pochissime attenzioni. Posizionatela in luogo caldo, a mezzo sole, e annaffiate con parsimonia. |
Curiosità | Le piccole foglie della Portulacaria e la tendenza del fusto a legnificare la rendono ricercata anche dagli appassionati di bonsai, che tramite potatura e legatura attente riescono a darle la forma di piccoli alberi. |
Portulacaria: caratteristiche salienti
Il genere Portulacaria comprende pochissime specie di succulente a portamento arbustivo.
Si tratta per lo più di piante sempreverdi con fusti di colore violaceo che tendono a diventare legnosi con l’età, piccole foglie tondeggianti e di colore verde lucido, molto carnose, mentre le fioriture sono poco significative o totalmente assenti.
La forma delle foglie è quella che permette di distinguere le varie specie: in alcune sono appiattite, in altre sono come tante piccole bolle, tondi quasi perfetti o più allungate.
Vengono utilizzate come piante da giardino, tradizionalmente, per il verde vivace e perenne delle foglie. La Portulacaria afra, il genere più comune nei suoi luoghi di origine è utilizzata anche per l’alimentazione umana.
Le piccole foglie della Portulacaria e la tendenza del fusto a legnificare la rendono ricercata anche dagli appassionati di bonsai, che tramite potatura e legatura attente riescono a darle la forma di piccoli alberi.
Varietà e Tipologie
Le due varietà “tradizionali” di Portulacaria sono la P. afra e la P. armiana.
Recentemente, però, gli studi sul DNA delle piante hanno dato vita a una nuova classificazione che ha visto confluire nel genere Portulacaria anche le piante che si facevano prima rientrare nel genere Ceraria, fondendo di fatto i due generi. Così, oggi abbiamo anche:
P. carrissoana (ex Ceraria carrissoana)
P. fructiculosa (ex Ceraria fructiculosa)
P. longipedunculata (ex Ceraria longipedunculata)
P. namaquensis (ex Ceraria namaquensis)
P. pygmaea (ex Ceraria pygmaea)
Certatele nel nostro shop online, nella sezione dedicata alle Portulacaria.
Consigli per la coltivazione
Facile da coltivare e da far attecchire, questa succulenta ha bisogno di pochissime attenzioni:
- ESPOSIZIONE: Predilige una posizione a mezzo sole: luminosa, ma riparata dai raggi diretti.
- TEMPERATURA: Sono piante che amano i climi caldi ed è bene lasciarle sempre a una temperatura sopra gli 8-10 °C.
- INNAFFIATURE: Innaffiare ogni 3-4 giorni in primavera ed estate, avendo cura che il terreno sia ben secco prima di procedere. In autunno e inverno le innaffiature si fanno più rade, ma non vanno sospese del tutto.
- TERRENO: Utilizzate un terreno standard per piante grasse, oppure un altro terreno ben drenante e molto leggero (ad esempio, mescolando un terriccio universale con sabbia).
- CONCIMAZIONE: Concimare una volta al mese con un prodotto ricco in microelementi ma povero in azoto.
- RINVASO: La portulacaria ha una crescita piuttosto lenta: il rinvaso può essere fatto ogni 2-3 anni, non di più.
- RIPRODUZIONE: Queste succulente si riproducono molto bene tramite talea di ramo.