Rhipsalis heteroclada

Genere:

Rhipsalis

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

Rhipsalis heteroclada è una pianta originaria del Brasile meridionale e del Brasile sud-orientale.

Sinonimi:

Cactus teres
Hariota conferta
Hariota prismatica
Hariota riedeliana
Hariota teres
Rhipsalis alboareolata
Rhipsalis capilliformis
Rhipsalis clavellina
Rhipsalis conferta
Rhipsalis floribunda
Rhipsalis maricaensis
Rhipsalis prismatica
Rhipsalis riedeliana
Rhipsalis teres
Rhipsalis teres f. capilliformis
Rhipsalis teres f. heteroclada
Rhipsalis teres f. prismatica
Rhipsalis virgata

Descrizione:

Rhipsalis heteroclada è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Cactaceae. Si tratta di un’epifita, ovvero una pianta che in natura può crescere su altre piante. Dalla forma inizialmente eretta, crescendo assume un portamento ricadente e diviene ramificata. Le piante epifite sono in grado di assorbire l’umidità dall’aria e le sostanze nutritive dalle minuscole particelle di terreno intrappolate nelle fessure della corteccia degli alberi. Il fusto, legnoso alla base poiché ricoperto da una corteccia grigiastra e ruvida, porta molti rametti verdi ricoperti di una corta peluria. La pianta è simile a Rhipsalis mesembryanthemoides ma si differenzia per i rametti più corti e sottili. La pianta è senza spine e ha un portamento ricadente, quindi è perfetta per essere appesa. La fioritura avviene durante l’estate e i fiori sono portati dalle areole dei rametti. Si tratta di piccoli fiori dalla forma stellata e di colore giallo-bianco che fioriscono di giorno.

Coltivazione:

Si tratta di una pianta a crescita lenta ma facile da coltivare. Si consiglia di posizionarla in luoghi ombreggiati o con poca luce perché l’esposizione prolungata alla luce solare diretta può causare scottature e bruciature. La succulenta può resistere a temperature fino a 10° C, ma il freddo prolungato danneggerà la pianta poiché temperature troppo basse possono causare la rottura dello stelo o delle foglie a causa del congelamento dell’acqua all’interno dei tessuti. La pianta entrerà in riposo vegetativo solo se posta in luoghi con temperature comprese fra i 10 e i 15°C, pertanto si sconsiglia di tenerla all’interno della casa dove vi sono temperature medie intorno ai 20°C. Si consiglia l’uso di un terreno ben drenante, meglio se arricchito con pomice e argilla per prevenire casi di marciume radicale. Per lo stesso motivo, si consiglia di usare un vaso forato. Annaffiare due volte alla settimana con mezzo bicchiere d’acqua durante il periodo estivo, una volta alla settimana con un bicchiere d’acqua durante primavera e autunno. Di contro, in inverno è necessario interrompere le annaffiature affinché la pianta possa entrare nella fase di riposo vegetativo. Nel caso la pianta venga tenuta in casa o il vaso sia più piccolo di 12 cm, è preferibile diminuire la quantità di acqua. La pianta è abituata a crescere in terreni poveri, pertanto non necessita di abbondanti concimazioni: sarà sufficiente concimare la pianta una volta in primavera e una volta in estate. Se il vaso inizia a essere troppo piccolo per la pianta, si consiglia di rinvasare la pianta in un vaso più largo di 2 cm. Il rinvaso dovrebbe essere fatto all’inizio del periodo vegetativo usando terriccio fresco; di solito viene eseguito 3-4 anni finché la pianta non raggiunge i 13 cm di diametro. Si ricorda di fare attenzione a ragni rossi e cocciniglia.

Propagazione:

Il metodo di propagazione più semplice e veloce è utilizzare le talee. Si consiglia di tagliare l’offset durante la primavera e di lasciarlo asciugare; dopo qualche giorno la superficie tagliata si asciugherà e si formerà un callo, ponete quindi la talea in un mix di sabbia, terriccio e pomice. Per aumentare il successo della propagazione si potranno effettuare due o più talee contemporaneamente. Per stimolare lo sviluppo delle radici, si consiglia di utilizzare l’ormone radicante alla base del taglio, avendo cura di mantenere la talea a temperature intorno ai 20 °C.

Curiosità:

Il nome di questi cactus deriva dalla parola greca “rhips” che significa “canna” e che indica, più generalmente, il lavoro che si fa con la canna intrecciata (ad esempio, intrecciare un cesto). Ciò deriva dal fatto che la pianta presenta dei rami sottili che tendono ad attorcigliarsi man mano che la pianta cresce. Si tratta dell’unico cactus originario del cosiddetto “Vecchio Mondo” (Asia e Africa). Questo cactus è anche comunemente chiamato “cactus spaghetti” per i suoi sottili steli ricadenti.

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