Selenicereus

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Genere: Selenicereus
Famiglia: Cactaceae
Habitat: Sud America: Messico, Honduras, Perù, Brasile, Costa Rica, Bolivia, Ecuador, Paraguay.
Coltivazione: Scegliere un terreno ben drenante e ricco di humus, posizionarlo a mezz’ombra e annaffiarlo regolarmente, mantenendolo ad una temperatura sempre superiore agli 8-10°C.
Curiosità: Il suo nome particolare deriva da Selene, la dea greca della luna, in riferimento alla caratteristica insolita delle sue infiorescenze notturne: questo cactus, infatti, sboccia con meravigliosi fiori, molto profumati e grandi (fino a 30 centimetri!) che si aprono in su, quando il sole tramonta e si richiudono quando il sole sorge.

caratteristiche salienti

Selenicereus è un genere di cactus originario di diversi paesi del Sud America. È particolarmente famoso per la sua meravigliosa fioritura che avviene durante la notte, da cui deve il nome comune, “cactus al chiaro di luna”.

Il suo habitat sono le foreste pluviali di pianura, i siti costieri o anche le aree semiaride, a seconda della specie. Le specie epifite, infatti, popolano le foreste pluviali, poiché crescono sui tronchi di grandi alberi. Le piante epifite sono particolari specie di piante che crescono su altre piante, senza parassitarle: l’Edera comune è l’esempio più famoso, mentre quelle litofite abitano le zone aride. “Litofitica” è il termine botanico per descrivere una pianta che cresce tra le rocce. Sia le piante epifite che quelle litofite sono dotate di radici aeree, che sono un particolare tipo di radici in grado di assorbire dall’aria l’umidità necessaria alla sopravvivenza della pianta e allo stesso tempo di assicurare in sicurezza la pianta alla roccia o al tronco.

I Selenicereus sono piante rampicanti, con fusti appiattiti o angolati. Nella specie più famosa in coltivazione, S. anthonyanus, i fusti hanno una forma curiosa e particolare, che rende questa pianta molto ricercata dai collezionisti di cactacee: sono appiattiti e presentano un andamento a zig-zag, con protuberanze alternate a forma triangolare nei due lati opposti. In altre specie, invece, il gambo può essere anche cilindrico.

Spine e areole possono essere presenti o assenti. Quando presenti, le areole sono bianche e rigate sugli angoli del fusto. Si ricorda che le areole sono i tipici germogli dei cactus, da cui spuntano le spine. Le spine, invece, sono generalmente corte e sottili, biancastre.

Gli splendidi fiori notturni sono generalmente bianchi, rosati o color crema, lunghi da 25 a 30 centimetri e con un diametro da 10 a 20 centimetri. I petali sono numerosi e più o meno oblunghi e stretti a seconda della specie. Spesso si distingue tra il cerchio esterno dei petali, che sono stretti, lanceolati e oblunghi, e quelli interni, più larghi e spesso bianchi. Il periodo di fioritura dipende dalla specie: ad esempio S. anthonyanus e S. urbanianus fioriscono una volta all’anno, per una sola notte.  Altre specie invece, come il bellissimo S. pteranthus, fioriscono tutto l’anno. I fiori iniziano ad aprirsi intorno alle 22:00, sono completamente aperti verso mezzanotte e appassiscono gradualmente verso l’alba.

I fiori si trasformano in frutti rotondi, rossi, di diametro variabile, spesso dotati di spine o setole.

Le radici sono fibrose e aeree, più o meno forti e intricate a seconda della specie.

Selenicereus grandiflorus

Selenicereus grandiflorus 

Selenicereus grandiflorus

Selenicereus grandiflorus 

Varietà e Tipologie

Di seguito sono riportate tutte le specie accettate di Selenicereus:

  • S. anthonyanus
  • S. atropilosus
  • S. boeckmannii
  • S. brevispinus
  • S. chontalensis
  • S. chrysocardium
  • S. coniflorus
  • S. donkelaarii
  • S. extensus
  • S. grandiflorus
  • S. grandiflorus
  • S. grandiflorus subsp. donkelaarii
  • S. grandiflorus subsp. hondurensis
  • S. grandiflorus var. irradians
  • S. grandiflorus var. ophites
  • S. grandiflorus var. uranus
  • S. grusonianus
  • S. hallensis
  • S. hamatus
  • S. hondurensis
  • S. inermis
  • S. innesii
  • S. jalapaensis
  • S. kunthianus
  • S. longicaudatus
  • S. macdonaldiae
  • S. macdonaldiae
  • S. maxonii
  • S. megalanthus
  • S. mirandae
  • S. miravallensis
  • S. murrillii
  • S. nelsonii
  • S. nycticalus
  • S. paradisiacus
  • S. pringlei
  • S. pseudospinulosus
  • S. pteranthus
  • S. pteranthus
  • S. rizzinii
  • S. rubineus
  • S. setaceus
  • S. spinulosus
  • S. testudo
  • S. tricae
  • S. urbanianus
  • S. vagans
  • S. validus
  • S. validus
  • S. vaupelii
  • S. wercklei
  • S. wittii

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Consigli per la coltivazione

Di seguito riportiamo i nostri consigli per coltivare il Selenicereus:

Si consiglia di posizionare queste piante in penombra, poiché la maggior parte delle specie sono epifite provenienti dalle foreste pluviali e crescono all’ombra di alberi più grandi nel loro ambiente naturale.

Il Selenicereus deve essere mantenuto a una temperatura sempre superiore ai 5ºC ed è meglio tenerla al riparo in inverno.

Queste piante devono essere annaffiate regolarmente, poiché sono abbastanza resistenti alla siccità, ma non devono seccarsi completamente. In primavera è sufficiente una volta alla settimana, mentre in estate, invece, possono richiedere acqua anche due volte alla settimana.

Si consiglia di non potare le radici aeree, anche se possono apparire a volte antiestetiche: sono in grado di assorbire l’umidità dall’aria e garantiscono la sopravvivenza della pianta quando il terreno è troppo secco.

Il terreno deve essere ben drenato ma ricco di humus.

È importante concimare una volta all’anno durante la stagione vegetativa utilizzando un prodotto specifico per cactacee, ma un eccesso di fertilizzante ridurrà la fioritura a vantaggio della crescita dei fusti.

La propagazione avviene di solito tramite talee, che vengono fatte radicare nel muschio!

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