Stapelia grandiflora

Genere:

Stapelia

Famiglia:

Asclepiadaceae

Habitat:

S. grandiflora è originaria del Sud Africa (Provincia del Capo, Free State, Lesotho, Province del Nord) dove cresce in zone aride, all’ombra di arbusti. Nel suo habitat naturale questa pianta sta scomparendo.

Sinonimi:

Ceropegia grandiflora
Gonostemon grandiflorus
Stapelia ambigua
Stapelia flavirostris

Descrizione:

Stapelia grandiflora ha un fusto quadrangolare di colore verde chiaro che può virare al rosso se esposto a lungo alla luce diretta del sole. In natura cresce all’ombra di arbusti e si presenta in cespi che possono raggiungere i 50 cm di diametro. Il fusto è formato da uncini verticali, disposti in nervature prive di foglie per minimizzare la perdita di acqua; mentre lo stelo è di colore verde acceso perché ricco di clorofilla, essenziale nello svolgere la fotosintesi. Il gambo cresce fino a 10 cm di altezza e, alla base della pianta, i germogli più giovani portano fiori molto particolari: grandi, a forma di stella marina rosso scuro, fittamente ricoperti da lunghi peli bianchi e con al centro il gynostegium. Si tratta di fiori dai petali raggrinziti che a causa del loro particolare odore attraggono le mosche favorendo il processo di impollinazione; difatti, non è raro vedere delle mosche che depongono uova all’interno del fiore. I frutti sono i follicoli: dei frutti secchi con molti peli lanosi che aiutano la pianta a diffondere il seme.

Coltivazione:

Si tratta di una pianta che non ama temperature inferiori ai 10°C, quindi è preferibile posizionarla al chiuso o in serra durante il periodo invernale. Si consiglia un’esposizione a luce filtrata e l’uso di un mix di terriccio, pomice o perlite per favorire il defluire dell’acqua in eccesso. Annaffiare moderatamente durante la stagione di crescita, ma solo quando il terreno è completamente asciutto. Durante questo periodo è possibile diluire un po’ di fertilizzante nell’acqua delle annaffiature per stimolare la fioritura della pianta. I fiori vengono prodotti in modo intermittente durante la tarda estate e l’autunno. La pianta è facile da coltivare ma è anche soggetta a marciume radicale, quindi si consiglia di interrompere le annaffiature in inverno. Rinvasare ogni 2 anni.

Propagazione:

La propagazione può essere facilmente effettuata tramite seme o talea. Nel caso della talea, basterà tagliare un offset, lasciarlo ad asciugare per un giorno e poi piantarlo. Invece, nel caso del seme, si consiglia di seminare in primavera e di annaffiarlo abbondantemente. I semi impiegano quasi un anno per maturare, ma una volta maturi germineranno in poche settimane.

Curiosità:

Stapelia deve il suo nome al botanico olandese JB van Stapel, vissuto nel 1600.

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