Stapelia montana
Genere:
Stapelia
Famiglia:
Asclepiadaceae
Habitat:
Stapelia montana è originaria della provincia del Capo.
Sinonimi:
Stapelia cedrimontana
Ceropegia cedrimontana
Gonostemon montanus
Gonostemon montanus var. grossus
Stapelia montana var. grossa
Descrizione:
Stapelia montana è una piccola succulenta appartenente alla famiglia delle Asclepiadaceae. La pianta presenta dei fusti eretti, carnosi, di forma cilindrica e di colore verde chiaro che possono raggiungere anche i 12 cm di altezza e vanno a formare dei cespi. Il fusto è disposto in quattro nervature costituite da tubercoli uncinati arrotondati. Il colore del gambo può variare dal verde al viola, a seconda delle temperature e dell’esposizione al sole. La fioritura avviene nella regione basale della pianta durante il periodo estivo. I piatti fiori pentalobati sono a forma di stella marina, hanno una colorazione tendente al marrone – verdastro nella parte esterna e possono essere larghi fino a 15 cm di diametro. La corolla va dal porpora al rosso, presenta degli stami gialli ed è glabra. L’impollinazione viene effettuata dalle mosche ed i frutti sono follicoli che a maturità si dividono e diffondono piccoli semi bruni ricoperti da lunghi peli bianchi.
Coltivazione:
Si tratta di una pianta a crescita lenta, ma facile da coltivare. Si consiglia un’esposizione a pieno sole durante tutto l’anno evitando tuttavia i raggi diretti del sole durante i periodi più caldi poiché può causare scottature e bruciature. La pianta non ama temperature inferiori ai 12°C, pertanto è essenziale metterla al riparo nei periodi più freddi. Temperature troppo basse possono causare la rottura dello stelo o delle foglie a causa del congelamento dell’acqua all’interno dei tessuti. Temperature comprese tra i 12°C e i 15°C permettono alle piante di entrare nella fase di riposo vegetativo, indispensabile per la fioritura dell’anno successivo. Le piante non vanno poste all’interno della casa dove temperature medie di 20 gradi impediscono il riposo vegetativo. Si consiglia di usare vasi forati e di arricchire il terriccio con pomice e argilla per evitare ristagni idrici e prevenire il marciume radicale a cui la pianta è spesso soggetta. Annaffiare regolarmente durante il periodo vegetativo e in modo proporzionale rispetto alla dimensione del vaso, alla posizione e alla stagione. In primavera e autunno la pianta può essere annaffiata con un mezzo bicchiere d’acqua ogni 5 giorni; in inverno è consigliabile interrompere completamente le annaffiature. Diminuire la quantità di acqua se la pianta è tenuta in casa o se il vaso è più piccolo di 12 cm. La pianta è abituata a crescere in terreni poveri, pertanto non necessita di abbondanti concimazioni: è sufficiente concimare una volta in primavera e una volta in estate. Se il vaso inizia a essere troppo piccolo per la pianta, si consiglia di rinvasare la pianta in un vaso più largo di 2 cm. Il rinvaso dovrebbe essere fatto all’inizio del periodo vegetativo usando terriccio fresco; di solito viene eseguito ogni 3-4 anni. Si ricorda di fare attenzione a ragni rossi e cocciniglia.
Propagazione:
La propagazione può avvenire per seme o per talea. Nel caso della propagazione tramite talea, basta tagliare un offset nel periodo primaverile e lasciarlo ad asciugare; dopo qualche giorno la superficie tagliata si asciugherà e si formerà un callo, ponete quindi la talea in un mix di sabbia, terriccio e pomice. Per aumentare il successo della propagazione si consiglia di tagliare due o più offset e di mantenerli a temperature intorno ai 20 °C. La propagazione tramite seme è molto semplice: basta seminare il seme in un terreno sabbioso con un alto tasso di umidità e mantenerlo a una temperatura di 14°C.
Curiosità:
Stapelia deve il suo nome al botanico olandese JB van Stapel, vissuto nel 1600.
Sito Web Ufficiale:
www.giromagi.com
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