Tephrocactus articulatus var. strobiliformis
Genere:
Tephrocactus
Famiglia:
Cactaceae
Habitat:
Tephrocactus articulatus var. strobiliformis è originario dell’Argentina occidentale, dove si trova sulle Ande, poiché prospera in condizioni meteorologiche estreme.
Sinonimi:
Non sono registrati sinonimi per il nome di questa specie.
Descrizione:
Tephrocactus articulatus var. strobiliformis è una piamta segmentata nota per la sua crescita graduale, raggiungendo altezze fino a 30 cm. É costituita da piccoli segmenti a forma di pigna attaccati tra loro in modo lasco, che tendono a staccarsi facilmente. Il motivo di questo facile distacco è in realtà un meccanismo evolutivo di propagazione: man mano che cadono, sono in grado di mettere radici e propagare asessualmente la pianta. Tephrocactus articulatus var. strobiliformis non ha spine vere e proprie come gli altri cactus, ma è invece dotato di areole bianche che portano corti peli bianchi, tanto che il fusto ne risulta ricoperto. A proposito, dovrai prestare attenzione mentre maneggi questo cactus, poiché i piccoli peli bianchi sono in realtà dei glochidi e sono una vera seccatura. Talvolta, alla sommità dei fusti o nelle giunture tra diversi segmenti, crescono delle spine bianche, lunghe 3-4 centimetri, che creano un buffo contrasto con l’aspetto della pianta. Le macchie, invece, sono all’apice di tubercoli a forma di capezzolo, non particolarmente pronunciati, che solcano il gambo creando una superficie a scaglie molto decorativa. Il colore dei fusti va dal verde brillante, con qualche sfumatura rossa che viene esaltata dalla luce solare diretta, al grigio-glauco, quasi azzurro. I fiori sono di un bianco affascinante e misurano circa 5 cm di lunghezza. Inoltre, la pianta produce frutti marroni, che aggiungono ulteriore interesse alle sue caratteristiche botaniche. Nel complesso, Tephrocactus articulatus var. strobiliformis presenta nella sua composizione botanica una struttura unica ed esteticamente accattivante, delicati fiori bianchi e caratteristici frutti marroni.
Coltivazione:
Tephrocactus articulatus var. strobiliformis è noto per la sua facilità di coltivazione, anche se in genere non raggiunge un’altezza significativa a causa della tendenza dei suoi segmenti a staccarsi facilmente. Nonostante ciò, mostra resistenza alle temperature più fredde, fino a -9°C. Per prosperare, questo cactus richiede un’esposizione solare completa, poiché un’illuminazione insufficiente può portare a steli più sottili. Garantire un corretto drenaggio è essenziale per il suo benessere. Utilizzare un terriccio base per cactus, migliorandone la fertilità incorporando una piccola quantità di torba. Fertilizzare la pianta una volta all’anno, in particolare all’inizio della primavera, per fornire nutrienti essenziali per una crescita ottimale. Innaffiala una volta alla settimana durante la primavera e l’estate o ogni volta che senti con la punta del dito che il terreno è completamente asciutto, mentre annaffia più raramente durante l’inverno, poiché il freddo e l’umidità del terreno possono causare marciumi alle radici e allo stelo. Per il rinvaso l’intervallo consigliato è ogni 2-3 anni, ed è consigliabile optare per vasi di terracotta per favorire un’efficace traspirazione. Questa scelta facilita l’aerazione e il drenaggio, contribuendo al benessere generale della pianta.. Il periodo di crescita primario per Tephrocactus articulatus var. strobiliformis si manifesta in primavera, ma può produrre nuovi segmenti anche in autunno. Questa combinazione di particolari cure ed attenzioni lo rendono maneggevole ed adattabile alla coltivazione.
Propagazione:
Tephrocactus articulatus var. strobiliformis può essere propagato tramite talea o, occasionalmente, utilizzando i semi. La pianta mostra una prolifica capacità di produrre polloni, rendendola eccezionalmente semplice da coltivare. La propagazione dalle talee è un processo semplice: rimuovendo delicatamente uno dei caratteristici “coni” e posizionandolo nel terreno, la pianta attecchisce facilmente e si stabilisce. Questa intrinseca facilità di propagazione contribuisce all’accessibilità e al fascino di Tephrocactus articulatus var. strobiliformis sia per i coltivatori principianti che per quelli esperti.
Curiosità:
L’origine del nome “Tephrocactus” affonda le sue radici nella parola greca “tephra”, che significa cenere. Questa nomenclatura è opportunamente scelta per denotare la tonalità grigiastra osservata negli steli di numerose specie del genere. L’uso del termine greco aggiunge una dimensione linguistica, collegando gli attributi fisici della pianta a un elemento descrittivo che ne riecheggia le caratteristiche naturali. Il nome specifico “articulatus” è invece riferito alla struttura segmentata della pianta. Infine il nome “strobiliformis” definisce una varietà della specie articulatus in cui i segmenti sono a forma di pigna.
Sito Web Ufficiale:
www.giromagi.com
Wholesale:
www.giromagicactusandsucculents.com