Thelocactus conothelos

Genere:

Thelocactus

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

Thelocactus conothelos è ampiamente distribuito e diffuso negli stati messicani di Nuevo León, San Luis Potosí e Tamaulipas. Il suo areale copre un’area di quasi 20.000 chilometri quadrati, principalmente ad altitudini comprese tra i 1200 e i 2200 metri sul livello del mare.
Nel suo habitat naturale, questa specie prospera negli arbusteti xerofili, in particolare nel matorral xerofilo, situato sulle colline calcaree. Convive con diverse altre specie vegetali come Mammillaria candida, Mammillaria picta, Mammillaria arroyensis, Mammillaria crassimammillis, Turbinicarpus schmiedickeanus v. gracilis, Thelocactus bicolor, Astrophythum myriostigma ed Echinocactus platyacanthus. L’areale geografico del Thelocactus conothelos rientra nella sottoregione Meseta Central dell’ecoregione Chihuahuan Desert.

Sinonimi:

Echinocactus conothelos
Echinocactus saussieri
Echinocactus smithii
Gymnocactus beguinii var. smithii
Gymnocactus conothelos
Gymnocactus saussieri
Neolloydia smithii
Pediocactus smithii
Thelocactus conothelos var. sniceri
Thelocactus saussieri
Thelocactus saussieri var. longispinus
Thelocactus smithii
Torreycactus conothele
Torreycactus conothelos

Descrizione:

Thelocactus conothelos è un affascinante cactus a fusto singolo con grandi tubercoli arrotondati e fiori rosa. È noto per la sua fioritura precoce. Come molti cactus delle regioni secche e calde del Messico, queste piante possono variare notevolmente nell’aspetto. Al Thelocactus conothelos sono stati attribuiti vari nomi, ma le uniche distinzioni accettabili sono: argenteus, che ha fitte spine argentate, e aurantiacus, che ha fiori arancioni.
La pianta cresce solitamente da sola, ma può occasionalmente formare dei grappoli. Il fusto è rotondo, allungato o leggermente cilindrico, con un’altezza compresa tra 6 e 45 cm e una larghezza tra 7 e 17 cm. Il colore del fusto può variare da verde giallastro a verde grigiastro o verde chiaro. Invece di costole distinte, presenta tubercoli a spirale rivolti verso l’alto. I tubercoli inferiori sono di forma conica, a delta o ellittica, con una lunghezza di 12-24 mm e una larghezza di 4-18 mm.
Le areole, piccole aree da cui crescono gli aculei, possono presentare brevi solchi e possono avere o meno ghiandole secernenti nettare. Le areole superiori sono oblique e ricoperte di lanugine bianca, in genere distanziate di 1-3 cm. Il cactus presenta 1-4 spine centrali, più spesse e più lunghe delle spine radiali, di colore che va dall’ocra al marrone scuro e nerastro. Possono essere quasi dritti o leggermente ricurvi e misurano 1-9 cm di lunghezza. Sono presenti anche 7-23 spine radiali aghiformi, di solito bianche o grigio-marroni, che si allargano e misurano 5-20 mm di lunghezza.
I fiori sono lunghi 3-5 cm e hanno un diametro di 4-6 cm, con un tubo stretto e sono per lo più magenta, anche se esiste una popolazione con fiori bianchi e magenta vicino a Matehuala. Il frutto è sferico-oblungo e misura 10-14 mm di lunghezza e 6-9 mm di diametro. La pianta produce uno o due semi, che sono conici e appuntiti, con una superficie liscia, che misurano 1,5-2,1 mm di lunghezza e 1,2-1,5 mm di larghezza.

Coltivazione:

Per quanto riguarda i parassiti, fate attenzione a ragnetti rossi, cocciniglie, squame, tripidi e afidi. Una regolare nebulizzazione può aiutare a controllare i ragnetti rossi, mentre le cocciniglie possono colpire le nuove foglie e i fiori, soprattutto se interrate sulle radici. Un’annaffiatura e una ventilazione adeguate riducono il rischio di marciume, poiché i fungicidi non sono sempre efficaci se non vengono rispettate queste condizioni.

Propagazione:

La propagazione di questa pianta avviene principalmente attraverso la germinazione dei semi, poiché produce raramente delle propaggini. Per iniziare il processo, si consiglia di piantare i semi in vasi riempiti con terriccio sabbioso fine e ben drenato, preferibilmente nelle calde temperature della primavera. Assicurarsi che i semi siano coperti da un sottile strato di graniglia e attuare un’irrigazione di fondo con un fungicida per evitare l’inumidimento.
Per le prime 1-2 settimane, coprire i vasi con una lastra di vetro o di perspex trasparente per mantenere alti i livelli di umidità. Dopo questo periodo, sostituite il vetro con un telo ombreggiante leggero e nebulizzate i vasi una o due volte al giorno per le due settimane successive. Durante questo periodo, la maggior parte dei semi dovrebbe germogliare. Successivamente, riducete la frequenza delle nebulizzazioni a ogni secondo e poi ogni terzo giorno, man mano che le giovani piante continuano a crescere.
È fondamentale non disturbare le piantine finché non mettono radici forti. Una volta radicate, trapiantatele singolarmente in piccoli vasi. A volte si ricorre all’innesto come metodo di propagazione alternativo per attenuare i problemi di marciume radicale. L’innesto su un ceppo resistente semplifica il processo di coltivazione, non richiedendo competenze specifiche. Questo approccio garantisce una crescita robusta e facilita la cura.

Curiosità:

Thelocactus conothelos, insieme alle sottospecie argenteus e aurantiacus, nonché alle specie strettamente correlate Thelocactus flavus e Thelocactus garciae, si distingue nettamente all’interno del genere Thelocactus. Queste distinzioni sono particolarmente evidenti sia nella morfologia del fiore, dove i filamenti primari sono inseriti 4-5 mm sopra la base della camera nettarifera, sia nella micro-morfologia del seme. In queste specie specifiche, le cellule della testa del seme assumono una forma conica e la superficie della cuticola è caratterizzata da una consistenza liscia.
Queste caratteristiche uniche a livello micro-morfologico del mantello del seme hanno spinto Doweld a proporre la creazione di un nuovo genere, Torreycactus, specificamente per queste piante. Questa proposta riflette il riconoscimento delle loro caratteristiche distinte che le differenziano da altri membri del più ampio genere Thelocactus.

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