Thelocactus rinconensis

Genere:

Thelocactus

Famiglia:

Cactaceae

Habitat:

T. rinconensis è una pianta originaria del Messico nord-orientale che cresce sotto forma di arbusti xerofitici in terreni calcarei fino a 1900 m di altitudine.

Sinonimi:

Echinocactus lophothele
Echinocactus nidulans
Echinocactus phymatothelos
Echinocactus rinconensis
Thelocactus lophothele
Thelocactus lophothele subsp. freudenbergeri
Thelocactus lophothele subsp. hintonii
Thelocactus lophothele subsp. rinconensis
Thelocactus nidulans
Thelocactus phymatothele
Thelocactus rinconensis var. freudenbergeri
Thelocactus rinconensis subsp. hintonii
Thelocactus rinconensis subsp. icamolensis
Thelocactus rinconensis subsp. palomaensis

Descrizione:

Thelocactus rinconensis è un comune cactus appartenente alla famiglia delle Cactaceae. La pianta ha un portamento solitario e forma un fusto molto costoluto. Il fusto può essere cilindrico o sferico e può raggiungere fino a 15 cm di altezza e 20 cm di diametro. È disposto in 20-31 coste costituite da tubercoli ed è di colore verde glauco. I tubercoli sono conici e appuntiti e le areole sono poste all’apice di essi. Le areole sono bianche e lanose e portano delle spine generalmente molto lunghe, appuntite, di colore nero che sfuma sul bianco. Tuttavia, a seconda della varietà, le spine possono variare dal nero-marrone al giallo. Ogni areola porta 0-4 spine centrali diritte più corte e 0-5 spine radiali più lunghe. La fioritura avviene dopo 5 anni di vita. I fiori imbutiformi vanno solitamente dal rosa al bianco, ma possono anche essere gialli o magenta con una striscia centrale più scura. I frutti sono sferici, carnosi e di colore verde.

Coltivazione:

Si tratta di una pianta a crescita lenta ma molto facile da coltivare. Si consiglia un’esposizione a pieno sole evitando tuttavia i raggi diretti del sole durante i periodi più caldi. Thelocactus rinconensis non ama le temperature inferiori a 4°C; pertanto, durante il periodo invernale, è preferibile tenerla al riparo. Si consiglia di usare vasi forati e di arricchire il terriccio con pomice e argilla per evitare ristagni idrici e prevenire il marciume radicale a cui la pianta è spesso soggetta. Annaffiare regolarmente da maggio a settembre: durante il periodo vegetativo si può annaffiare la pianta ogni 7 giorni controllando che il terreno sia completamente asciutto prima di annaffiare nuovamente. Mentre in inverno, durante il periodo di riposo vegetativo, è consigliabile sospendere completamente le annaffiature. Per stimolare la crescita, si consiglia di concimare la pianta una volta all’anno, durante il periodo vegetativo. Sarà sufficiente usare un concime specifico per cactacee. Se il vaso dovesse essere troppo piccolo per la pianta, si consiglia di rinvasare in un vaso più largo di 2 cm. Il rinvaso dovrebbe essere fatto all’inizio del periodo vegetativo, usando del terriccio fresco. Si ricorda di fare attenzione a ragni rossi e cocciniglia.

Propagazione:

La propagazione può avvenire per seme o per talea. Nel caso della propagazione tramite talea, basta tagliare un offset nel periodo primaverile e lasciarlo ad asciugare; dopo qualche giorno la superficie tagliata si asciugherà e si formerà un callo, ponete quindi la talea in un mix di sabbia, terriccio e pomice. Per aumentare il successo della propagazione si consiglia di tagliare due o più offset e di mantenerli a temperature intorno ai 20 °C. La propagazione tramite seme è molto semplice: basta seminare il seme in un terreno sabbioso con un alto tasso di umidità e mantenerlo a una temperatura di 14°C.

Curiosità:

Il nome deriva dal greco “thele” che significa capezzoli e fa riferimento ai numerosi tubercoli che ne solcano la superficie (origine del nome simile a quella del genere mammillaria). Il nome “bicolor” si riferisce al doppio colore delle spine.

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