Trichodiadema
Trichodiadema densum, fioritura. Foto dall’archivio Wikimedia Commons
Genere | Trichodiadema |
Famiglia | Aizoaceae |
Habitat | Provincia del Capo (Sudafrica) e Namibia |
Coltivazione | Per mantenere l’aspetto di “bonsai naturale” del Trichodiadema, si consiglia di potare ogni anno con attenzione per mantenere i rami compatti come la chioma di un albero. |
Curiosità | Il nome deriva dal greco “trichos”, cioè pelo, e “diadema”, corona. Il nome fa riferimento alla “corona” di setole pelose di cui le foglie di queste piante sono dotate. |
Trichodiadema: caratteristiche salienti
Il genere Trichodiadema è formato da piccole piante arbustive, che raggiungono circa i 20 cm di altezza. Il fusto è legnoso e tende a ingrossarsi, ramificare e assumere forme particolari e molto decorative.
Dalla parte alta del fusto spuntano foglie rigonfie e allungate di colori che vanno dal grigio-verde al verde intenso secondo la specie. Dalla sommità di ciascuna foglia spuntano una serie di setole bianche e allungate che sono una delle caratteristiche principali di questo genere e che gli danno il nome di Trichodiadema (letteralmente, una “corona di peli”). Ricordano, come aspetto, le areole di spine che si trovano sulle cactacee.
I fiori sono margheriformi, con petali stretti e lunghi. Le loro colorazioni vanno dal giallo al rosato al rosso scuro; generalmente sono di un fucsia acceso. Spuntano da primavera inoltrata fino all’inizio dell’estate.
Con i loro fusti legnosi, simili a piccoli tronchi, e le splendide foglie i Trichodiadema sembrano dei bonsai naturali e anche per questo sono molto apprezzati dagli appassionati di succulente (e non solo).
Varietà e Tipologie
Oggi i Trichodiadema vengono fatti rientrare nel più vasto genere Echinopsis. Anche per questo vi è molta confusione sulla classificazione, tanto che secondo quella utilizzata si possono vedere rientrare in questo genere piante diverse.
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Trichodiadema attonsum
T. aureum
T. barbatum
T. bulbosum
T. burgeri
T. calvatum
T. concinnum
T. densum
T. echinatum
T. emarginatum
T. fergusoniae
T. fourcadei
T. gracile
T. hallii
T. hirsutum
T. imitans
T. inornatum
T. intonsum
T. introrsum
T. littlewoodii
T. marlothii
T. mirabile
T. obliquum
T. occidentale
T. olivaceum
T. orientale
T. peersii
T. pomeridianum
T. pygmaeum
T. rogersiae
T. rupicola
T. ryderae
T. schimperi
T. setuliferum
T. stayneri
T. stellatum
T. stelligerum
T. strumosum
T. tenue
Consigli per la coltivazione
Per mantenere l’aspetto di “bonsai naturale” del Trichodiadema, si consiglia di potare ogni anno con attenzione per mantenere i rami compatti come la chioma di un albero.
Più in generale, ecco i nostri consigli di coltivazione:
- ESPOSIZIONE: Scegliere una posizione in pieno sole, ma riparata dai raggi diretti nelle ore più calde del giorno.
- TEMPERATURA: Sono piante amanti del caldo e che reggono male le basse temperature. Mantenere i Trichodiadema sopra i 6-8°C.
- INNAFFIATURE: Innaffiare con regolarità ogni 3-4 giorni in primavera ed estate, facendo una particolare attenzione a lasciar seccare bene il terreno fra una bagnatura e l’altra per evitare il rischio di marciume.
- TERRENO: I Trichodiadema non sono piante molto esigenti come terreno, ma è essenziale che il substrato sia molto drenante. Può essere utilizzata una composta per cactacee, arricchita con poca torba.
- CONCIMAZIONE: Concimare una volta al mese durante il periodo vegetativo.
- RINVASO: Essendo una pianta di piccole dimensioni, i rinvasi sono necessari soprattutto i primi anni. Scegliere vasi capienti, per contenere agevolmente il robusto apparato radicale.
- RIPRODUZIONE: La moltiplicazione può avvenire sia per semina che per talea di ramo. Con le talee occorre però molta attenzione perché marciscono facilmente.